Biophilia – Organ Crafting

Se si potesse effettuare un trapianto cardiaco attraverso una seta geneticamente modificata, invece che con una macchina, quale delle due opzioni preferiremmo? Il baco da seta Bombyx Mori è stato selezionato e utilizzato per scopi industriali per oltre 5000 anni. Ma da quando, nel 2008, sono stati codificati i suoi geni, il baco da seta può essere modificato e programmato per costruire, al posto del suo bozzolo, delle impalcature biodegradabili che vengono poi utilizzate per costruire organi, tessuti, sensori biologici e perfino prodotti finiti – un procedimento che sposta il concetto di “hardware” verso quello di “wetware”. Con la crescita globale delle malattie cardiovascolari, ormai diventate la principale causa di morte, dovremo sempre più fare i conti con una crescente scarsità di donatori di organi. La scaffalatura in seta creata tramite questo procedimento può essere “semi-nata” con cellule appartenenti al paziente, per creare così organi personalizzati, senza problemi di rigetto.

Veronica Ranner, designer e ricercatrice, lavora su progetti di confine tra design, tematiche sociali e tecnologie emergenti. Dopo essersi laureata in Industrial Design (Pforzheim University) e aver conseguito un Master in Design Interactions (Royal College of Art), è ora dottoranda presso il Creative Exchange Knowledge Hub del Royal College of Art.



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